Da un po', a tempo perso, beninteso, non vorrei dare l'impressione di impegnarmi troppo in attività tutto sommato futili, alla ricerca di una di quelle frasi sintetiche ma alquanto dichiarative che potesse distillare in sè la differenza tra la "nuova" sinistra e la "nuova" destra. Che cosa, al fondo, distingue la politica di una sinistra aperta al mercato e che crede nella competizione dalla destra?
Sono bastati pochi giorni del Berlusconi IV che, ecco, sono sato folgorato da questa semplice, essenziale didascalia: la destra è forte con i deboli e debole con i forti.
La sinistra ha provato (e purtroppo non ha sempre saputo) ad essere forte con i forti e debole con i deboli.
Chi sono i forti? Alcuni esempi dal punto di vista delle categorie che sono state interessate da provvedimenti tesi a contrastare alcuni dei loro privilegi sono le banche, le assicurazioni, i taxisti, i notai, i dipendenti (per certi versi) del pubblico impiego, la confidustria, gli evasori fiscali.
Chi sono i deboli? Sono in generale i piccoli consumatori, coloro che devono pagare il mutuo, coloro che devono competere contro imprenditori disonesti che non pagano le tasse o che hanno aiuti di stato a loro non riconosciuti, sono gli extracomunitari che non hanno commesso reati che sono espulsi per motivi razzistici quando altri invece rei, rimarranno perche' formalmente "in regola". Sono le vittime dei crimini.
Insomma sia chiaro, non esiste una linea netta di demarcazione tra buoni e cattivi. Allo stesso tempo lo stesso soggetto puo' essere parte dei buoni e dei cattivi, dei forti o dei deboli a seconda dei punti di vista dai quali lo si osservi. Non sarebbe corretta una generalizzazione classista in quanto ognuno di noi, in una societa' complessa ed articolata, ha tante nature.
Ripeto, grazie ad un amico che me la ha inoltrata recentemente, una bella frase che condensa in se' entrambe le cose di cui ho tentato di parlare in questo post.
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare. "
Bertolt Brecht
giovedì 22 maggio 2008
Forti con i deboli e deboli con i forti
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