giovedì 23 settembre 2010

Per il PD un papa davvero straniero!

Ripeto una provocazione gia' avanzata su questo blog qualche tempo addietro.
Mi piace l'idea di Veltroni: serve sangue fresco, servono menti ossigenate e che sanno guardare dall'alto ed abbiano il coraggio di rivoluzionare un sistema sclerotizzato ed arrugginito servono statisti illuminati che abbiano voglia di fare e di rompere con le consorterie e le cricche italiane, con i conservatorismi di destra e di sinistra che hanno trasformato il bel paese nell'orrore che ci circonda quotidianamente e che ci hanno messo nella lista dei paesi in via di sottosviluppo.

Eppoi noi italiani il pallino esterofilo ce l'ho abbiamo sempre avuto...
Allora perché' non mettere alla guida del PD un bel premier straniero, uno in gamba? Altroché' il figlio di Berlusconi/Lario (sai che svolta!) oppure il banchiere o l'imprenditore veneto per strizzare l'occhio a qualche industrialotto del nord est.

Se siamo disposti a spendere tanti soldi per Mourinho o questo o quell'altro centro-avanti allora perché' non spendere per un candidato premier con gli attributi, un fuoriclasse dello statismo?
Forse va bene anche un "usato garantito", che ne so Tony Blair, o un Zapatero, domani forse Obama...
In fondo sono sempre più' giovani delle giovani, nuove alternative di casa nostra...
A parte forse, Vendola o Soru, ma anche loroin fondo, forse, sono quasi degli stranieri...

mercoledì 15 settembre 2010

Aderisco al 7% (invece di spammare...)

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
«Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno» Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente: c'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio :
«Non capisco!»
- E' semplice, - rispose Dio, -
essi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire sé' stessi....ma permette di
nutrire il proprio vicino. Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri! Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi...
Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura...La differenza la portiamo dentro di noi.
Mi permetto di aggiungere...
"Sulla terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l'ingordigia di pochi.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo".
Mahatma Gandhi.

Si stima che il 93% delle persone non inoltrerà questo messaggio.

Se fai parte del 7% che lo farà, invialo con il titolo: 7%.