Ci sono grandi cialtroni al livello della politica nazionale italiana e grandi cialtroni a livello della piccola politica locale cattolichina. Con il termine "cialtroni" mi riferisco a tutti coloro che pensano che al fondo della politica e dei ruoli istituzionali non debba stare l'etica, l'onesta' intellettuale, la coerenza. Costoro credono invece che sia lecito calvalcare qualsiasi idea, a prescindere da qualunque valore morale, ad ogni costo, pur di fare "opposizione" ora a questo domani a quello, in particolare, oggi, alla "Giunta Tamanti". Sono quelli che crocifiggono questo assessore perche' sta facendo una politica di rigore applicando le regole che essi stessi, solo ieri, reclamavano a gran voce. Sono quelli che vogliono il pugno di ferro con il personale e poi invece ne appoggiano le rivendicazioni di maggior privilegio. Sono quelli che fanno gli ambientalisti quando si fanno le opere pubbliche e quelli che vogliono la deregulation in nome dei "sacri principi del mercato" contro la zonizzazione acustica ed i limiti posti ad esempio agli spettacoli della Arena della Regina. A loro piace il rigore nella gestione della cosa pubblica quando si spende e l'espansione della spesa quando si risparmia (vedi Casa Cerri). Eppure un monito a queste banderuole dovrebbe venire dagli esempi vicini, dalla Grecia... La politica e' una cosa seria, non un gioco. Sarebbe molto piu' facile governicchiare inseguendo il facile ma irresponsabile clientelismo che metterebbero in campo se fossero costoro al governo, visto il modo come fanno l'opposizione, accontentando oggi questo e domani quello. Eppure so bene che le persone, i cattolichini sanno giudicare e pesare e capire, e quindi sono consapevoli che non e' facile resistere alle pressioni dei potenti che sono sempre pronti a chiedere e raramente a dare qualcosa alla collettivita', che non e' facile rimettere in moto una amministrazione pubblica che da anni sonnecchia e lavoricchia, dovendo per di piu' fonteggiare questo tipo di opposizione senza scrupoli appoggiata da una stampa locale che fa del titolone scandalistico delle locandine una vera e propria arma di manipolazione. D'altra parte e' possibile sbagliare. Nel passato, un ormai lontano passato io stesso ho creduto ad alcuni di questi paladini della "protesta", ahime' li ho anche votati. Oggi vivendo da vicino il peso della responsabilita' e della coerenza li temo perche' so che sono i veri irresponsabili che abbattono i Prodi o i Tamanti, i Palmacci o i Mancini, per consegnare il paese nelle mani dei Berlusconi e delle sue cattive copie locali. Sbagliare e' umano ma perseverare sarebbe diabolico.
martedì 11 maggio 2010
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1 commento:
Mi piace molto quello che dici, lo sostengo in pieno. Perchè non posti il tuo discorso su Facebook in " Bocciamo Tamanti"?.
Anche io a volte resto perplessa da certi modi di procedere della attuale amministrazione..ma da qui a fare una guerra mediatica a man bassa c'è una differenza abissale. Riconosco a Tamanti di governare con senso di responsabilità, senza occuparsi del populismo.... Certa gente che non sa neanche fare funzionare le finanze della propria famiglia...come può capire la gestione patrimoniale di un Comune?
Ciao con simpatia
( Prof. ) Maria Teresa Bartolini
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