venerdì 1 aprile 2011

Parlamentari che scappano dal retro...

Scappano dal retro
Un commentatore nota giustamente:
"Kiba_2010 scrive:
31 marzo 2011 alle 22:18
Questo governa affonda ma gli oligarchi di destra e di sinistra stanno sempre là. Berlusconi è il sintomo, non la malattia. Certo un sintomo che va tolto, ma anche il resto va rescisso, da entrambi gli schieramenti."
Lancio una provocazione: ma quando ci sono tutte queste metastasi nella "testa" forse anche tutto il resto del corpo è da buttare via...
A volte anche la speranza, ultima dea vacilla.
Speriamo nel miracolo del sistema immunitario ( se non ora quando?).

giovedì 23 settembre 2010

Per il PD un papa davvero straniero!

Ripeto una provocazione gia' avanzata su questo blog qualche tempo addietro.
Mi piace l'idea di Veltroni: serve sangue fresco, servono menti ossigenate e che sanno guardare dall'alto ed abbiano il coraggio di rivoluzionare un sistema sclerotizzato ed arrugginito servono statisti illuminati che abbiano voglia di fare e di rompere con le consorterie e le cricche italiane, con i conservatorismi di destra e di sinistra che hanno trasformato il bel paese nell'orrore che ci circonda quotidianamente e che ci hanno messo nella lista dei paesi in via di sottosviluppo.

Eppoi noi italiani il pallino esterofilo ce l'ho abbiamo sempre avuto...
Allora perché' non mettere alla guida del PD un bel premier straniero, uno in gamba? Altroché' il figlio di Berlusconi/Lario (sai che svolta!) oppure il banchiere o l'imprenditore veneto per strizzare l'occhio a qualche industrialotto del nord est.

Se siamo disposti a spendere tanti soldi per Mourinho o questo o quell'altro centro-avanti allora perché' non spendere per un candidato premier con gli attributi, un fuoriclasse dello statismo?
Forse va bene anche un "usato garantito", che ne so Tony Blair, o un Zapatero, domani forse Obama...
In fondo sono sempre più' giovani delle giovani, nuove alternative di casa nostra...
A parte forse, Vendola o Soru, ma anche loroin fondo, forse, sono quasi degli stranieri...

mercoledì 15 settembre 2010

Aderisco al 7% (invece di spammare...)

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
«Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno» Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente: c'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio :
«Non capisco!»
- E' semplice, - rispose Dio, -
essi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire sé' stessi....ma permette di
nutrire il proprio vicino. Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri! Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi...
Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura...La differenza la portiamo dentro di noi.
Mi permetto di aggiungere...
"Sulla terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l'ingordigia di pochi.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo".
Mahatma Gandhi.

Si stima che il 93% delle persone non inoltrerà questo messaggio.

Se fai parte del 7% che lo farà, invialo con il titolo: 7%.

martedì 3 agosto 2010

lunedì 19 luglio 2010

Mani sulla citta'

Chi non ricorda il bel film di Francesco Rosi? E le parole che cosi' bene descrivono, ahinoi il vero motore dell'economia italiana degli ultimi 50 anni.
Beh, non si puo' dire che il PDL non creda ancora a quel verbo, basta leggere alcuni di provvedimenti dell'ultima manovra
alla faccia della ricerca della sostenibilita' di facciata e delle "profezie Tremontiane."
Ripassiamocelo "Mani sulla citta'"...

martedì 11 maggio 2010

Cialtroni nazionali e cialtroni locali

Ci sono grandi cialtroni al livello della politica nazionale italiana e grandi cialtroni a livello della piccola politica locale cattolichina. Con il termine "cialtroni" mi riferisco a tutti coloro che pensano che al fondo della politica e dei ruoli istituzionali non debba stare l'etica, l'onesta' intellettuale, la coerenza. Costoro credono invece che sia lecito calvalcare qualsiasi idea, a prescindere da qualunque valore morale, ad ogni costo, pur di fare "opposizione" ora a questo domani a quello, in particolare, oggi, alla "Giunta Tamanti". Sono quelli che crocifiggono questo assessore perche' sta facendo una politica di rigore applicando le regole che essi stessi, solo ieri, reclamavano a gran voce. Sono quelli che vogliono il pugno di ferro con il personale e poi invece ne appoggiano le rivendicazioni di maggior privilegio. Sono quelli che fanno gli ambientalisti quando si fanno le opere pubbliche e quelli che vogliono la deregulation in nome dei "sacri principi del mercato" contro la zonizzazione acustica ed i limiti posti ad esempio agli spettacoli della Arena della Regina. A loro piace il rigore nella gestione della cosa pubblica quando si spende e l'espansione della spesa quando si risparmia (vedi Casa Cerri). Eppure un monito a queste banderuole dovrebbe venire dagli esempi vicini, dalla Grecia... La politica e' una cosa seria, non un gioco. Sarebbe molto piu' facile governicchiare inseguendo il facile ma irresponsabile clientelismo che metterebbero in campo se fossero costoro al governo, visto il modo come fanno l'opposizione, accontentando oggi questo e domani quello. Eppure so bene che le persone, i cattolichini sanno giudicare e pesare e capire, e quindi sono consapevoli che non e' facile resistere alle pressioni dei potenti che sono sempre pronti a chiedere e raramente a dare qualcosa alla collettivita', che non e' facile rimettere in moto una amministrazione pubblica che da anni sonnecchia e lavoricchia, dovendo per di piu' fonteggiare questo tipo di opposizione senza scrupoli appoggiata da una stampa locale che fa del titolone scandalistico delle locandine una vera e propria arma di manipolazione. D'altra parte e' possibile sbagliare. Nel passato, un ormai lontano passato io stesso ho creduto ad alcuni di questi paladini della "protesta", ahime' li ho anche votati. Oggi vivendo da vicino il peso della responsabilita' e della coerenza li temo perche' so che sono i veri irresponsabili che abbattono i Prodi o i Tamanti, i Palmacci o i Mancini, per consegnare il paese nelle mani dei Berlusconi e delle sue cattive copie locali. Sbagliare e' umano ma perseverare sarebbe diabolico.

lunedì 10 maggio 2010