martedì 11 maggio 2010

Cialtroni nazionali e cialtroni locali

Ci sono grandi cialtroni al livello della politica nazionale italiana e grandi cialtroni a livello della piccola politica locale cattolichina. Con il termine "cialtroni" mi riferisco a tutti coloro che pensano che al fondo della politica e dei ruoli istituzionali non debba stare l'etica, l'onesta' intellettuale, la coerenza. Costoro credono invece che sia lecito calvalcare qualsiasi idea, a prescindere da qualunque valore morale, ad ogni costo, pur di fare "opposizione" ora a questo domani a quello, in particolare, oggi, alla "Giunta Tamanti". Sono quelli che crocifiggono questo assessore perche' sta facendo una politica di rigore applicando le regole che essi stessi, solo ieri, reclamavano a gran voce. Sono quelli che vogliono il pugno di ferro con il personale e poi invece ne appoggiano le rivendicazioni di maggior privilegio. Sono quelli che fanno gli ambientalisti quando si fanno le opere pubbliche e quelli che vogliono la deregulation in nome dei "sacri principi del mercato" contro la zonizzazione acustica ed i limiti posti ad esempio agli spettacoli della Arena della Regina. A loro piace il rigore nella gestione della cosa pubblica quando si spende e l'espansione della spesa quando si risparmia (vedi Casa Cerri). Eppure un monito a queste banderuole dovrebbe venire dagli esempi vicini, dalla Grecia... La politica e' una cosa seria, non un gioco. Sarebbe molto piu' facile governicchiare inseguendo il facile ma irresponsabile clientelismo che metterebbero in campo se fossero costoro al governo, visto il modo come fanno l'opposizione, accontentando oggi questo e domani quello. Eppure so bene che le persone, i cattolichini sanno giudicare e pesare e capire, e quindi sono consapevoli che non e' facile resistere alle pressioni dei potenti che sono sempre pronti a chiedere e raramente a dare qualcosa alla collettivita', che non e' facile rimettere in moto una amministrazione pubblica che da anni sonnecchia e lavoricchia, dovendo per di piu' fonteggiare questo tipo di opposizione senza scrupoli appoggiata da una stampa locale che fa del titolone scandalistico delle locandine una vera e propria arma di manipolazione. D'altra parte e' possibile sbagliare. Nel passato, un ormai lontano passato io stesso ho creduto ad alcuni di questi paladini della "protesta", ahime' li ho anche votati. Oggi vivendo da vicino il peso della responsabilita' e della coerenza li temo perche' so che sono i veri irresponsabili che abbattono i Prodi o i Tamanti, i Palmacci o i Mancini, per consegnare il paese nelle mani dei Berlusconi e delle sue cattive copie locali. Sbagliare e' umano ma perseverare sarebbe diabolico.

lunedì 10 maggio 2010

domenica 9 maggio 2010

Dedicato a Sondinzolini & Co.

Per chi voglia leggere anche il testo

Talebani a Manhattan


Ieri La Russa ha dichiarato che dovremo convivere con il "terrorismo internazionale" il male di questo secolo... Si riferiva ai Talebani, ma là abbiamo mandato le truppe... Chi ci proteggerà dagli speculatori? E' forse il talebano bombarolo meno pericoloso per l'umanità del grande speculatore che affossa le economie di interi continenti? Il nuovo contratto sociale di questo secolo dovrà imporre la fine del mito liberista con l'introduzione di poteri forti per il controbilanciamento dello strapotere finanziario, questo per la tutela del "bene comune". E' uno dei capitoli che non ha saputo scrivere la grande rivoluzione borghese del 1789. Qualcosa comincia a muoversi, lentamente. Ma forse è troppo tardi.
http://rampini.blogautore.repubblica.it/2010/05/07/obama-chiama-merkel-ma-la-sindrome-greca-chi-la-ferma/