lunedì 23 febbraio 2009

Etere, Ethernet ed Internet


Due segnali contradittori. Siamo ultimi nella diffusione della Banda Larga tra i paesi del G7. Ma il governo taglia, tra le altre cose, a scuola, la I dell'informatica.



Guarda caso, solo qualche giorno fa, un esponente di spicco della "intellighenzia" che spalleggia la destra di governo (Alberoni) ci metteva in guardia contro YouTube e Facebook raccontandoci una frottola: che la cultura dominante del "Grande Fratello", quella in effetti propalata dalle reti Mediaset, ce l'ha proposta la Internet. Di piu', aggiunge, che la crisi di valori di oggi e' retaggioa degli anni '60 ...

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca quasi sempre.

Non e' che per caso qualcuno vuole tenerci lontano dai mezzi di comunicazioni p2p, l'anitesi dell'unicast (della tv)?
Non e' che, per caso, anche dietro a queste scelte stanno interessi privati?
Non e' facile controllare la Rete, che per sua natura e' veicolo di una conoscenza fluida e distribuita, di liberta' e strumento per di circolazione di idee. La Rete non ha infatti il numero limitato e piccolo di bande disponibili, la concessione delle quali e' possibile concentrare nelle mani di qualche potente come avviene invece per l'Etere.


Altri link al riguardo:


e la famigerata nota di Alberoni:



lunedì 9 febbraio 2009

Un appello per chi crede davvero negli ideali democratici




E quindi pensa che PD e PDL non siano la stessa cosa, anzi che siano agli antipodi, culturalmente inconciliabili a Roma come a Cattolica.
Rompiamo il silenzio
Solo nella condivisione intima e profonda di valori etici fondamentali possiamo trovare il significato ed il senso di un richiamo vero alla unita' nel PD, anche a Cattolica. Quando dietro alla parola unita' si cela l' interesse o peggio il ricatto per ottenere posti e poltrone allora la richiesta e' inacettabile, irricevibile. Qua non e' in gioco questo o quel meschino interesse di parte e' in gioco il tener fede alla nostra coscienza, l'essere coerenti ai valori che stanno alla base della stessa idea di democrazia e che distinguono i cittadini dai sudditi, gli uomini liberi dai servi. Rompiamo il silenzio!